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La funzione dell’assegno divorzile
Per capire la funzione dell’assegno divorzile è bene conoscere i suoi presupposti e l’applicazione della legge sul divorzio in tribunale.
Cenni sull’assegno divorzile
Quando si scioglie il vincolo del matrimonio, l’art. 5 della Legge sul divorzio prevede la possibilità di ottenere un assegno. La principale condizione è che il coniuge che lo richiede non abbia mezzi economici adeguati o si trovi nell’impossibilità di procurarseli.
L’impossibilità di procurarsi redditi deve, però, discendere da fattori oggettivi, ossia verificabili e accertabili in giudizio. Ciò, in ossequio al principio di auto-responsabilità economica. L’assegno divorzile è, infatti, il risvolto del dovere inderogabile di solidarietà economica tra coniugi. L’intento della legge è, dunque, quello di tutelare la persona economicamente più debole.
In questo senso si parla, dunque, di natura assistenziale dell’assegno divorzile. La prova dei presupposti per ottenere l’assegno grava, ovviamente, sul coniuge che lo richiede.
Le componenti dell’assegno
L’assegno di divorzio, perciò, ha tre diverse componenti:
- Assistenziale.
- Perequativa.
- Compensativa.
La funzione dell’assegno di divorzio
Il diritto di famiglia ha, infatti, quale proprio cardine il concetto di solidarietà. Ciò si evince dagli articoli 2, 29, 30 e 31 della Costituzione, che rendono la solidarietà familiare un vero e proprio dovere.
Si tratta, infatti, di un impegno di responsabilità di natura etico-sociale assunto nelle relazioni interpersonali in una prospettiva altruistica ed egualitaria. Quando il matrimonio si scioglie, per, la solidarietà coniugale viene meno. La dimensione familiare, infatti, lascia spazio all’individualismo degli ex coniugi. I rapporti economici tra questi soggetti, dunque, vanno regolati sulla base del matrimonio: questo, infatti, non può essere cancellato come se non ci fosse mai stato.
La spettanza e la quantificazione dell’assegno divorzile, dunque, dipendono dal bilanciamento delle tre componenti dello stesso, che ne divengono al tempo la funzione.
Compensativa-Perequativa rispetto allo squilibrio reddituale tra coniugi, che deve discendere dal sacrificio di aspettative professionali.
In relazione, invece, alla situazione di non autosufficienza economica di uno degli ex coniugi, l’assegno si ritrova a svolgere anche una funzione assistenziale.
Collegamenti correlati
Per approfondire l’argomento trattato, si invita a visitare i seguenti riferimenti:
- Avv. Basilio Antoci, Principio di solidarietà e assegno di divorzio, in LEX – Sito di informazione giuridica a cura dell’Avv. Basilio Antoci di Nicolosi, Nicolosi 27 Gennaio 2019, pagina LEX.
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