Stato e capacità delle persone: Interdizione, Inabilitazione e Amministrazione di Sostegno
Lo Studio Legale Antoci Avvocato a Nicolosi si occupa di cause dinanzi al Giudice Tutelare in materia di stato e capacità delle persone.
Indice dei contenuti su stato e capacità delle persone
Status e capacità delle persone
Nel diritto civile, lo stato delle persone si riferisce alla posizione giuridica di un individuo all’interno della società. Questo comprende vari aspetti come il nome, la cittadinanza, il domicilio e la residenza. La capacità giuridica, invece, è la capacità di essere titolare di diritti e doveri, riconosciuta a ogni persona sin dalla nascita. La capacità di agire, che si acquisisce con la maggiore età, è la facoltà di esercitare autonomamente i propri diritti e assumere obbligazioni. La distinzione tra queste due capacità è fondamentale per comprendere i vari istituti di protezione delle persone che, per vari motivi, non possono agire autonomamente.
Interdizione e Inabilitazione
L’interdizione e l’inabilitazione sono misure di protezione previste dal codice civile italiano per le persone che, a causa di gravi patologie mentali, non sono in grado di gestire autonomamente i propri interessi. L’interdizione viene pronunciata dal giudice quando la persona è completamente incapace di intendere e di volere, e comporta la nomina di un tutore che agisce in sua vece. L’inabilitazione, invece, si applica a coloro che, pur non essendo totalmente incapaci, necessitano di assistenza per la gestione dei propri affari. In questo caso, viene nominato un curatore che coadiuva l’inabilitato nelle decisioni più importanti.
Amministrazione di Sostegno
L’amministrazione di sostegno è un istituto introdotto per fornire una tutela meno invasiva rispetto all’interdizione e all’inabilitazione. Si applica a persone che, a causa di infermità o menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. L’amministratore di sostegno, nominato dal giudice, ha il compito di assistere e rappresentare la persona nei limiti fissati dal decreto di nomina, garantendo così un supporto mirato e proporzionato alle effettive esigenze del beneficiario. Questo strumento si distingue per la sua flessibilità e per l’attenzione posta alla dignità e all’autonomia residua della persona.
TSO – Trattamento Sanitario Obbligatorio
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) è una misura prevista dalla legge italiana per garantire le cure necessarie a persone affette da disturbi mentali gravi che rifiutano volontariamente il trattamento. Il TSO può essere disposto solo in presenza di tre condizioni: l’accertata esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, il rifiuto delle cure da parte dell’interessato e l’impossibilità di adottare tempestivamente misure alternative. Il provvedimento viene adottato dal sindaco su proposta di un medico e convalida di un secondo medico, ed è soggetto a convalida da parte del giudice tutelare. Il TSO rappresenta una misura estrema, volta a proteggere la salute del paziente e a prevenire situazioni di pericolo per sé e per gli altri, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali della persona.
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