Come avviare una separazione?

Come avviare una separazione?

Come avviare una separazione?


Lo Studio Legale Antoci può aiutarti ad avviare il procedimento di separazione: consulenza e strategie mirate per il miglior risultato. Ecco come ottenere assistenza legale.


Come separarsi: i consigli dell’Avvocato Matrimonialista Basilio Antoci (Foro di Catania)

Avviare separazione dei coniugi con migliore Avvocato di Catania

Avviare la separazione personale dei coniugi. La separazione, in Italia, è il primo passo per giungere al divorzio. La separazione, dunque, è un procedimento che va seguito da coloro i quali sono uniti in matrimonio (sia esso civile o concordatario). Un bravo Avvocato divorzista matrimonialista è indispensabile perché ogni step sia ben ponderato e nulla sia lasciato al caso.

Per cui, va bene informarsi in rete, ma è indispensabile trovare il migliore Avvocato divorzista e assicurarsi i suoi servizi professionali. La rete pullula di articoli che commentano, sovente, casi specifici (a volte troppo specifici) e, dunque, chi non è un giurista, rischia di fare confusione. Per cui avrà un caos di nozioni di diritto sostanziale. Dall’esperienza dello Studio Legale Antoci è emerso che, i clienti, si fermano purtroppo alla superficie di certi articoli e non sanno nulla di diritto processuale.

La separazione, infatti, è regolata dalle norme del Codice Civile per ciò che concerne i diritti dei coniugi e dei figli. Per far valere questi diritti in giudizio è, però, necessario avviare un’azione legale. Qui entra in gioco il diritto processuale, che prevede tempi, regole e procedure assai complesse. Chiarito, dunque, che l’Avvocato è indispensabile vediamo cosa succede una volta che si è scelto il giusto Avvocato.

Contattare un Avvocato, educazione e rapporto fiduciario

Una volta trovati i recapiti dell’Avvocato (per i recapiti dello Studio Legale Antoci vedi QUI) bisognerà telefonare in giorni e orari ufficio. La gente dimentica, infatti, che l’Avvocato – innanzitutto – è uno sconosciuto con cui non si ha e non ci si deve prendere confidenza. Questo ne vale per la buona gestione del rapporto di fiducia tra cliente e Avvocato. Come dice John Travolta nel film “A civil action”: «l’Avvocato che partecipa alle pene del cliente, secondo me, gli procura un grosso danno! Andrebbe interdetto, radiato dall’Ordine, in quanto ormai privo di discernimento. Uno così è utile al suo cliente quanto per un ferito lo è il dottore che inorridisce alla vista del sangue».

L’Avvocato non è uno psicologo, non deve soffrire con il cliente: deve essere lucido e capace di perseguire la strategia migliore. L’Avvocato non è tenuto a rispondere al telefono fuori orario o in giorni festivi: la Giustizia è ferma nei giorni festivi, per cui l’Avvocato non può fare niente. Discorso diverso vale, ovviamente, per i casi di Codice Rosso (violenze domestiche e di genere) in cui vi può essere anche un intervento della Forza Pubblica, ma non è oggetto di questa guida.

L’Avvocato fisserà un appuntamento: nel caso dello Studio Legale Antoci si può prenotare chiamando al numero 3896040727 oppure inviando una e-mail all’indirizzo di studio o tramite il profilo su Google. La consulenza potrà essere in presenza o anche a distanza in video conferenza. L’Avvocato Antoci, infatti, cura questioni di famiglia ed eredità anche per clienti esteri (Canada, California, Svizzera).

La Consulenza su come avviare una separazione

La consulenza si paga: a meno che non venga subito firmato un mandato con il Patrocinio a spese dello Stato. Se si vuole, infatti, solo una valutazione legale questa va pagata come una visita medica. Chiarito questo punto l’Avvocato esaminerà i documenti e valuterà la questione proponendo la strada migliore: separazione consensuale, separazione giudiziale, negoziazione assistita.

La soluzione varierà, ovviamente, caso per caso.

I vari tipi di separazione che è possibile avviare

La via più sicura e veloce per giungere alla separazione è, senza dubbio, quella consensuale in Tribunale. In tal caso anche un solo Avvocato potrà difendere entrambi i coniugi (anche con il gratuito patrocinio) e redigere un ricorso congiunto. A quel punto il ricorso sarà depositato in Cancelleria e il Giudice fisserà l’udienza Presidenziale entro un paio di mesi. Con le nuove norme ereditate dall’emergenza Coronavirus, le parti possono evitare di essere presenti in udienza: basterà, dunque, la firma del ricorso e dell’atto di rinuncia alla presenza in udienza.

La presenza del Giudice e del Pubblico Ministero permetteranno un sicuro e veloce e automatico scrutinio degli accordi raggiunti nel ricorso.

Altra strada molto rapida è anche quella della Negoziazione assistita da Avvocati. Come dice il nome, però, sono necessari due Avvocati (che andranno pagati per intero entrambi): nel caso in cui non si abbia il Gratuito Patrocinio questa non è certo la via più economica. Dal 30 Giugno 2023 la Riforma Cartabia ha previsto la possibilità di accedere al Patrocinio a spese dello Stato anche per la Negoziazione assistita. Questa però, in presenza di figli minori, sarà sottoposta al vaglio del Pubblico Ministero che, ove non approvasse gli accordi raggiunti dalle parti, invierebbe gli atti al Giudice per l’avvio del procedimento in Tribunale. Ciò sarebbe una duplicazione di costi per i clienti.

La strada che rimane nel caso in cui le parti non riescano ad accordarsi è quella della separazione giudiziale. Anche se un coniuge non vuole separarsi, l’altro ha un diritto potestativo che gli consente di avviare la procedura giudiziale. Se l’altro partecipa, bene: altrimenti si arriverà alla separazione in sua contumacia. Non è, infatti, come nei film americani dove si sente sempre dire che uno dei due non firma e non concede il divorzio (nei paesi diversi dall’Italia, infatti, non esiste la separazione, ma si arriva direttamente al divorzio).

La procedura di separazione

Come anticipato, una volta depositato il ricorso (congiunto o giudiziale) sarà fissata l’udienza Presidenziale. Nel caso di separazione consensuale, all’udienza presidenziale si confermerà la volontà di separarsi e il Presidente riferirà al Collegio che provvederà sul ricorso. Nel caso di separazione giudiziale, il ricorso e il decreto di fissazione udienza andranno notificati all’altra parte a cura dell’Avvocato: se la notifica và a buon fine, l’udienza si svolgerà normalmente. Se la notifica non va a buon fine, magari perché l’altra parte è irreperibile (senza residenza) si dovranno eseguire ricerche anagrafiche, ottenere certificazioni ed effettuare più notifiche.

Tali notifiche potrebbero non essere concluse prima del termine fissato dal Giudice: nel qual caso l’udienza sarà rinviata per effettuare nuove notificazioni. Posto, invece, che tutto sia andato bene, se la parte convenuta si presenta e si accorda, la separazione si trasforma in consensuale e si chiude. Se non si presenta o, presentandosi, non si accorda, la separazione prosegue per le questioni di mantenimento e affidamento dei figli dinanzi a un giudice delegato.

Le cause più conflittuali durano, purtroppo, di più. Specialmente se vi sono questioni inerenti la responsabilità genitoriale o l’affidamento dei figli.

Conclusioni

Qualunque procedimento giudiziale è complicato, poiché segue le regole del processo civile. I procedimenti di separazione e divorzio, al loro interno, sono volti a tutelare i diritti delle persone, dei minori e della famiglia. Serve, dunque, un Avvocato che abbia esperienza e conoscenza della norma processuale, nonché erudita conoscenza del diritto sostanziale. La scelta della strada da seguire, come detto, dipende da diversi fattori: conflittualità delle parti, urgenza, costi. Per districarsi in questo mare del diritto di famiglia, è, quindi, necessario affidarsi a un ottimo Avvocato divorzista.

Collegamenti esterni

Per approfondire l’argomento trattato nel presente contributo, si consiglia la consultazione dei testi e degli articoli indicati di seguito.

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