Riduzione assegno mantenimento figli che pernottano dai nonni
L’assegno di mantenimento per i figli non può essere ridotto neanche quando questi pernottano dai nonni: il padre deve pagare comunque.
Assegno di mantenimento figli
Contributo economico ai figli. La legge prevede che, nel caso di separazione e di divorzio, il Giudice fissi un assegno di mantenimento in favore dei figli minorenni e/o maggiorenni ma non economicamente autosufficienti. L’articolo 155 del Codice Civile infatti, dipone che nel caso di separazione si applichino le disposizioni contenute nei successivi articoli da 337-bis a 337-septies c.c. Ma cosa significa?
Basta leggere l’articolo 337-bis del Codice Civile, il quale stabilisce che «in caso di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio e nei procedimenti relativi ai figli nati fuori del matrimonio si applicano le disposizioni del presente capo». Per ciò che attiene all’assegno di mantenimento, dunque, entra in gioco il successivo articolo 337-ter c.c., ove è previsto che il figlio abbia «diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi». Perché ciò possa avvenire «il giudice adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa […] fissando altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cura, all’istruzione e all’educazione dei figli».
Sempre l’articolo 337-ter prosegue, stabilendo che «il giudice stabilisce, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità». Nel determinare l’assegno di mantenimento per i figli, il Giudice deve tenere in conto alcuni parametri. Andranno, infatti, tenute in conto:
- Le attuali esigenze del figlio.
- Il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori.
- I tempi di permanenza presso ciascun genitore.
- Le risorse economiche di entrambi i genitori.
- La valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore.
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Pernotto dai nonni
Obbligazione naturale. La domanda che molti genitori – specialmente i padri – si pongono è se l’assegno di mantenimento può essere ridotto o compensato dal mantenimento in natura. In pratica quando i figli trascorrono molto tempo presso il genitore non collocatario o presso i nonni. La legge, come abbiamo visto, prevede che il Giudice debba tener conto del tempo di permanenza del figlio presso ciascun genitore.
La Cassazione, però, con la recente Ordinanza n. 30411 del 2022 ha, in verità, mitigato l’interpretazione di legge, precisando che «se la minore trascorre la maggior parte del tempo presso l’abitazione del padre, l’assegno di cui questo è onerato non è comunque riducibile». Si tratta di un provvedimento relativo a un caso particolare, in cui il figlio minore si trovava a trascorrere molto tempo presso i nonni. Sennonché, gli esborsi dei nonni non valgono a sgravare l’obbligo del genitore obbligato a versare l’assegno, in quanto trattasi di soggetti diversi dall’obbligato medesimo.
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Collegamenti esterni
Per approfondire l’argomento trattato nel presente contributo sulla riducibilità dell’assegno di mantenimento dei figli che pernottano dai nonni, si consiglia la consultazione dei testi e degli articoli indicati di seguito.
- Maria Luisa Missiaggia; Maria Giulia Fenoaltea, “Figlio trascorre la maggior parte del tempo con i nonni paterni, l’assegno a carico del padre può essere ridotto?”, Roma – Palermo, 13 Gennaio 2023, pagina studiodonne.it.
Nota di copyright
L’immagine inserita nel presente articolo è stata scaricata da www.pixabay.com alla pagina https://pixabay.com/it/illustrations/generato-dallai-nonno-uomo-vecchio-8439950/ ed è stata rilasciata e pubblicata addì 11 Dicembre 2023 con licenza “CC0 Creative Commons – Libera per usi commerciali – Attribuzione non richiesta” dal proprietario “noah1974”.